La acque misteriose di Blackwater. La piena.

Buongiorno miei amici lunari, se non siete ancora in procinto di sciogliervi per questo clima rovente e vi sono rimaste delle energie per dedicarvi alla lettura, inforcate gli occhiali, perché oggi si parla di Blackwater!

“La piena” è il primo romanzo della saga Blackwater, dell’autore americano Michael Mcdowell, scrittore e sceneggiatore, noto ai più per la scrittura dei film di Tim Burton Bettlejuice e Nightmore before Christmas.

La saga, iniziata nel 1983, è stata pubblicata dal primo editore in un unico volume, nonostante la richiesta dell’autore di suddividerla in più tomi. Al suo esordio non riscosse particolare successo e rimase inosservata al grande pubblico, soprattutto europeo. Dopo circa trent’anni è stata ripubblicata con una serie di copertine eleganti, ideate dall’illustratore Pedro Oyarbide.

Il genere è classificato “southern gothic”, ovvero il gotico del sud degli Stati Uniti, e riflette molto l’atmosfera della sua ambientazione e del periodo in cui si sviluppa la vicenda, gli anni ’20 del Novecento.

Il titolo è chiaramente evocativo, la piena è infatti l’esondazione dei fiumi Perdido e Blackwater in Alabama, che si verifica nel 1919 e sommerge l’omonima città. Le case e gli esercizi commerciali di molte facoltose famiglie vengono allagate e ricoperte di fango. Durante una ricognizione, un membro della ricchissima famiglia Caskey, insieme al suo servitore, trae in salvo da un albergo una donna affascinante, dai capelli rossi, di nome Elinor.

Elinor racconta di aver atteso per quattro giorni che qualcuno venisse in suo aiuto, senza cibo né acqua e di essersi recata a Perdido, prima dell’alluvione, alla ricerca di un impiego come insegnante. Gli uomini della famiglia Caskey sono affascinati da questa misteriosa e avvenente giovane donna, mentre le signore della cittadina, restie a lasciarsi sedurre dalla sua bellezza, sospettano qualcosa.

L’autore ci mette in guardia sull’identità di questo personaggio in maniera intelligente con piccoli indizi ambigui, i quali hanno la funzione di non svelare con sicurezza l’intricato inganno che si sta compiendo. il servitore osserva il livello dell’acqua e sembra già intuire dal principio la menzogna che è stata raccontata, così come Annie Bell Driver, il pastore donna della chiesa cittadina.

L’abilità di Mcdowell sta nel depistare il lettore non tanto sull’identità della donna, quanto riguardo alle sue intenzioni, che effettivamente non ho ancora compreso e che mi fanno venire voglia di acquistare subito il secondo libro.

Spero di avervi incuriosito almeno un pochino, distraendovi dal fiato di Smaug che soffia costantemente sulla nostra penisola.

A presto!