Il fabbricante di lacrime di Erin Doom. Un libro che potrebbe farvi piangere. (I motivi delle lacrime possono essere svariati)
Buongiorno amici “lunari”!
Come state? Il caldo afoso di quest’estate ha raggiunto anche la mia luna e devo dire che avrei davvero, davvero tanto bisogno di uno spinotto per il ventilatore. Mi consolo facendo un salto nel mare tranquillitatis, alla ricerca di un po’ di fresco.
Eccomi, sono proprio lassù, in quel cerchiolino!
Proprio ora, mentre cerco di abbronzarmi sulla spiaggia, ho concluso la lettura del libro il “Fabbricante di lacrime”, l’opera prima della scrittrice Erin Doom, la quale ha raggiunto grande fama grazie alla piattaforma wattapad. La storia è stata pubblicata nel 2021 da Magazzini Salani. Ho impiegato un paio di pomeriggi di relax nel leggere le circa 600 pagine del volume. La scrittura infatti è estremamente scorrevole, non leggera, bensì leggerissima.
Dopo una lettura così celere devo dire che ho opinioni contrastanti, non è un brutto libro, non è scritto male, però, purtroppo, non è originale. Sfogliando le pagine infatti, ci si rende conto che si tratta di una storia d’amore tra due adolescenti, Nica e Rigel. Questi due ragazzi, all’ultimo anno di liceo, hanno in comune una trista sorte, quella di essere cresciuti in orfanotrofio. Fortunatamente sono stati scelti entrambi da una famiglia amorevole per l’adozione. Inizialmente sembra che i due si disprezzino, dopo qualche centinaia di pagine invece ci si trova (intrappolati) di fronte al classico “odi et amo” che Catullo spostati proprio. Tutto il resto prosegue tra drammi e scenate orientandosi intorno alla tormentata vicenda d’amore.
Quali sono i pro:
- il libro è adatto un po’ a tutti, anche a chi legge poco e solo per svago.
- la vicenda romantica è carina (tutto sommato)
- è così scorrevole che sembra di bere un bicchiere d’acqua mentre lo si consuma
Quali sono i contro:
- scarsissima originalità. A tratti mi è sembrato di rileggere di nuovo “Twilight” o “Cinquanta sfumature di…”. Addirittura l’autrice riporta espressioni molto simili, Rigel che afferma di essere il lupo malvagio delle favole è tale e quale ad Edward che confessa a Bella di essere il cattivo e non il supereroe. Notevole è anche l’emulazione di alcune scene tipo dei vari “Cinquanta sfumature”, lui che è rude ma teme di essere toccato, lei che non comprende il motivo per cui non può toccarlo ecc…
In conclusione, non sto dicendo di non leggerlo assolutamente, tutto è leggibile, ciascun libro ci accresce in qualche modo, però aspettandovi la solita “minestra! non rimarrete delusi.
Se avete qualche idea, curiosità o opinione da condividere, non esitate a scrivermi!