Scrittrice dalla luna
“Maggie Blue and the dark world”di Anna Goodall

Buongiorno amici lunari. Come state?

State progettando le prossime vacanze estive? Oppure sognate solo un periodo di assoluto relax a casa vostra? Io sto passeggiando nel dolce viale dei ricordi e mi sono soffermata, in particolare, sul periodo trascorso a Parigi.

Ad Agosto, dopo aver affidato i miei a-mici alle cure di uno speciale catsitter, proveniente da Fobos, la luna di Marte, ho preparato i bagagli e mi sono calata sulla terra. La mia destinazione era Parigi e in un battito di ciglia, sfruttando l’aiuto delle correnti spaziali, ho raggiunto proprio l’ultimo piano della tour Eiffel. Ho incuriosito molti turisti, materializzandomi con la mia tuta da viaggio. Una volta sistemate le formalità (ad esempio indossare abiti che non attirassero eccessivamente l’attenzione), ho visitato tutte le meraviglie di quella città: Montmartre, l’Ile de la Cité, il quartiere del Marais, il Louvre, Notre Dame e anche… la libreria Shakespeare and Company.

Si tratta di un piccolo gioiello affacciato sulla cattedrale più famosa della città, un luogo incantato in cui perdersi, osservando, uno dopo l’altro, gli oggetti curiosi e i volumi antichi ricoperti di polvere. Fu fondata da Sylvia Beach nel 1919 e divenne, nel corso degli anni, il luogo di ritrovo di scrittori quali Ernest Hemingway, Ezra Pound e Francis Scott Fitzgerald (solo per citarne alcuni…).

Per ricordare quella visita, ho acquistato un libro per ragazzi in lingua originale “Maggie Blue and the dark world”, prima pubblicazione della scrittrice londinese Anna Goodall. Ho impiegato più tempo del necessario nella lettura, dato il mio livello “discreto” della lingua inglese. Nonostante ciò, è abbastanza comprensibile e vale sicuramente lo sforzo.

La protagonista è Maggie Blue una ragazzina curiosa e intelligente che dorme sul divano di sua zia Esme e telefona ogni giorno a sua madre, provando un’enorme nostalgia di casa. Quella nuova realtà, la rende spaesata e provoca in lei un forte senso di solitudine fino a che, a scuola, non conosce Ida. Ma in quella cittadina qualcosa non va nel verso giusto e la realtà sembra dilatarsi verso un altro mondo spaventoso e parallelo. Ida svanisce nel nulla e Maggie è l’unica persona a comprendere dove potrebbe essersi persa. L’unico ad avere qualche nozione di quel mondo è Hoagy, un gatto (avevo intuito dalla copertina il ruolo fondamentale di un felino ed è ciò che mi ha conquistato e fatto scegliere, tra mille, proprio questo libro) randagio e un po’ malandato ma con il dono della parola.

Maggie e Hoagy, insieme, si avventureranno in un mondo oscuro, nuovo ed eccitante.

Ovviamente è super consigliato, sia per chi volesse rinfrescare il proprio inglese, sia per chi ama la leggerezza dei romanzi fantasy per adolescenti. I pigri invece possono aspettare che venga tradotto in italiano.

P.s. non è obbligatorio volare a Parigi, il volume si trova su Amazon (https://www.amazon.it/Maggie-Blue-Dark-World-Goodall/dp/1913101320)!!!

Buona lettura, alla prossima!

Sepolcro in agguato, la settima indagine di Cormoran Strike.

Cari lettori di #Scrittricedallaluna, come state?

La primavera, tra una nevicata e l’altra, è finalmente alle porte e per affrontare le ultime giornate uggiose, vi consiglio di correre in libreria ad acquistare il settimo libro di Roberth Galbraith, ovvero la magnifica J.K. Rowling. Ho atteso per mesi il momento il momento in cui mi sarei potuta immergere nell’ultimo e intricato caso in stile british della meravigliosa autrice, sin da quando la casa editrice ha iniziato a pubblicizzarne l’uscita. Il 20 febbraio sono stata finalmente accontentata e devo dire… anche rapita.

Esatto, perché la lettura di questo romanzo si è trasformata fin dalle prime pagine in un’esperienza immersiva che mi ha ricordato, sebbene in un contesto diverso, il tempo in cui a catturarmi era stata la saga di Harry Potter e le nottate trascorse alla luce della mia lampada da comodino, letteralmente divorando pagina dopo pagina. La maestria della Rowiling viene fortemente ribadita da questo sua ultima fatica e in generale da tutti i volumi incentrati sul personaggio di Cormoran. Forse, da umile lettrice, posso permettermi di muovere una piccola critica, riguardante “Cuore nero d’inchiostro”, che si colloca, a causa dell’espediente della lettura delle chat e del finale spiegato con minor coerenza, un gradino sotto agli altri volumi.

L’investigatore, scelto per dipanare le intricate matasse di questi crimini, si chiama Cormoran Strike ed è un ex militare, privato di una gamba da un’esplosione in Afghanistan. Nonostante il suo aspetto irsuto e l’atteggiamento burbero, risulta affascinante e conquista i cuori di meravigliose donne del jet-set londinese. Al suo fianco è sempre presente l’ingegnosa e dolce Robin Ellacott, sua socia, nonché unica donna in grado di suscitare in lui veri sentimenti. I fedeli lettori infatti – se tra di voi ce n’è qualcuno – saranno estremamente curiosi di scoprire se Strike esprimerà finalmente i suoi sentimenti. Questa volta i due saranno alle prese non con un unico omicida, bensì con un’intera setta religiosa, su cui aleggiano gravi colpe: pedofilia, stupro, morti sospette e torture. L’agenzia di Strike viene incaricata da un padre affezionato di scoprire il più possibile sui loschi affari dei “decani” della chiesa della Profetessa Annegata, per riuscire a liberare suo figlio, uno dei fedeli, il giovane Will. Robin dovrà fare appello a tutte le sue risorse e capacità per infiltrarsi a Chapman Farm, la sede originale della UHC, e rischierà molto più della sua copertura.

Riusciranno a venire a capo di un mistero che pone le sue radici nei primi anni ’90?

Ovviamente sì e in pochissimi (compresa io) riusciranno a comprendere gli indizi e a battere Strike/Rowling sul tempo.

Un’ultima cosa… sono davvero rattristata al pensiero di dover attendere un altro anno o due per l’ottava avventura ma mi consolo con l’uscita su Sky investigation della quinta stagione della serie “Strike”, quasi introvabile sulle reti italiane. I due episodi saranno mandati in onda e poi presenti on demand da domani 8 marzo!

Alla prossima miei cari amici lunari…

“Wolfsong”di T.J. Klune

Amici lunari, come state? Siete già stati travolti dalla frenesia delle feste? Oppure, come me, arrancate faticosamente verso la conclusione dell’anno? Nonostante non abbia avuto molto tempo libero ultimamente e la pila di libri sulla mia scrivania stia diventando sempre più alta, ho da poco ultimato la lettura di “Wolfsong”, il terzo romanzo di T.J. Klune.

L’autore ha esordito negli ultimi anni con i volumi “La casa sul mare celeste” e “Sotto la porta dei sussurri”, divenendo, in breve tempo uno dei portavoce del movimento “queer” all’interno del genere gender adult.

Premetto che ho notato una notevole differenza tra i primi due romanzi e “Wolfsong”, soprattutto nel modo in cui viene trattata la questione dell’identità di genere.

La trama è piuttosto semplice, il giovane Oxnard, per gli amici Ox, vive insieme a sua madre in una piccola cittadina. Il padre li ha lasciati, incapace di affrontare i suoi doveri familiari e provocando nel giovane figlio un vero e proprio trauma. Fortunatamente, al fianco della famiglia è presente il proprietario di un’officina, il gentile ma misterioso Gordo. La vita di Ox scorre piuttosto tranquilla, fino a quando non tornano nella loro abitazione, poco distante dalla sua casa, i Bennett. Il più piccolo dei Bennett, Joe mostra fin da subito una predilezione per Ox e gli dona, subito dopo il primo loro incontro, un piccolo lupo di pietra.

I nuovi arrivati costituiscono un nucleo familiare unito, un esempio di felicità e affetto che si contrappone a quello infranto del protagonista, per colpa della figura paterna. Inoltre, decidono fin da subito in includerlo e farlo sentire parte di qualcosa di più grande, rivelandogli un grande segreto, quello di un mondo magico, popolato da licantropi e maghi. Gli stessi Bennett costituiscono infatti un branco di lupi estremamente potente. Ox grazie a loro trova la sua strada, creando dei forti legami, e anche l’amore. Insieme dovranno affrontare una grave minaccia e perdite ancor più gravi.

Il romanzo è scorrevole, sebbene il numero di pagine sia consistente, e leggero, nel complesso piacevole, ciò che mi ha stupito è la descrizione delle scene di sesso tra uomini, estremamente esplicite, superando a gamba tesa il limite della pornografia. Dico questo, non per amor di censura, ma perché non mi aspettavo che l’autore trattasse così apertamente, descrivendoli nei minimi dettagli, svariati rapporti anali. Non credo di aver mai letto nulla prima d’ora che utilizzasse questo approccio alla tematica o alla sfera sessuale in genere, pur avendo letto capolavori del genere come “L’Amante” di Marguerite Duras. Sicuramente non lo trovo del tutto adatto per ragazzi e ragazze troppo giovani, interessante invece per i più grandi.

Bene amici, vi lascio dunque con questo consiglio di lettura e vi auguro buone feste!

Il segreto di Morgana.

Buon sabato cari amici lunari! Come state? Siete in casa, al riparo da questi primi freddi pungenti oppure vi state godendo un bel pomeriggio di tiepido sole?

Oggi desidero parlarvi di un libro da poco pubblicato e intitolato “Il segreto di Morgana” dell’autrice Sophie Keetch. Fin da bambina sono sempre stata attratta dal mito di Morgana, Artù e dei cavalieri della tavola rotonda. Il ciclo arturiano è sempre stato, per me, un rifugio per i sogni, un magico e in parte storico mondo verso cui viaggiare con la fantasia.

Se qualcuno mi ponesse la domanda : “Se ne avessi la possibilità, quale mondo fantasy visiteresti?” risponderei sicuramente Camelot e se potessi sfruttare in più occasioni questo viaggio, subito dopo, mi recherei nella terra di Mezzo e ad Hogwarts.

Non c’è libro o film sull’argomento che mi sia sfuggito. Non potevo, dunque, cogliere una nuova occasione per immergermi nelle leggende dell’antica Britannia, occasione offertami da una scrittrice esordiente, giovane e con una tesi di laurea in letteratura inglese sul tema.

Morgana è una fata, dotata di doni straordinari ma differenti, almeno in questo primo libro, rispetto al ritratto tradizionalmente delineato dalle altre opere.

La narrazione inizia con l’infanzia della figlia del Duca di Gorlois, nel castello di Tintagel e dell’amore di Uther Pendragon per Igraine, sua madre. L’infanzia di Morgana e delle sue sorelle è turbata dalla tragica morte di Gorlois per mano del re supremo Uther e di mago Merlino. La storia coincide a grandi linee con tutte le altre opere e narrazioni. Merlino, però, non viene rappresentato come un druida saggio e giusto, bensì come uno stregone malvagio e privo di scrupoli. Igraine invece sembra restia a ricambiare l’amore di Uther e si mostra remissiva alle sue decisioni, solo per aiutare le figlie: Morgause, Elaine e Morgana. Morgana, ribelle come il mare in tempesta, si rifiuta di obbedire al suo re e patrigno e, per questo motivo, viene punita, trascorrendo l’adolescenza prima in isolamento nel suo castello e poi in convento. Igraine, invece, porta in grembo un figlio maschio, erede al trono di Britannia, ma apparentemente nato morto o scomparso, il futuro grande re Artù. La vita della fata è segnata dall’amore per il gallo Accolon, da un matrimonio infelice con il re Urien di Gore e dalla nascita del figlio Ywain.

Il volume termina con una decisione di Morgana, quella di poter vivere finalmente libera, senza più dover sottostare alla superbia degli uomini, donna medievale e moderna, meravigliosa icona di femminismo.

La lettura è super consigliata, anche se differisce significativamente dalla celebre saga di Marion Zimmer Bradley e da “Le nebbie di Avalon”, classico da non perdere assolutamente!

Il villaggio di Tintagel, in Cornovaglia. Uno dei luoghi che prima o poi visiterò…

Buona lettura!

“Una ragazza d’altri tempi” di Felicia Kingsley.

Cari amici lunari, come state? Come state trascorrendo questo placido sabato d’ottobre?

Nonostante il caldo eccezionale delle ultime settimane, oggi l’aria è più pungente e mi fa sognare la tranquillità del riposo autunnale.

Pochi giorni fa ho potuto acquistare l’ultimo libro di Felicia Kingsley “Una ragazza d’altri tempi”.

Potrei dire un sacco di cose per descrivere l’ultima fatica dell’autrice italiana, ma desidero esordire in maniera semplice: “Correte in libreria subito!!!”.

Dopo le prime pagine, grazie alla scrittura leggera e coinvolgente, sentirete l’impellente desiderio di arrivare in fretta alla conclusione, avidi di conoscere il destino della protagonista.

Rebecca è una brillante studentessa di egittologia che lavora part time in biblioteca e sta per terminare la tesi. Timida e paurosa, a causa di un terribile incidente che ha distrutto la sua famiglia, sembra voler vivere senza correre alcun rischio e senza mai mettersi in gioco. Restia ad innamorarsi o anche solo a frequentare qualche ragazzo, preferisce immaginare una vita alternativa in stile “regency”. Una sua cara amica, esperta di calcoli, la convince a partecipare ad una festa in maschera, e, in un istante, grazie ad un piccolo espediente fantascientifico, si trova catapultata nel 1816, all’interno dei suoi stessi racconti. Il passato le riserva molto più di qualche ballo, tè e pasticcini, ad aspettarla infatti c’è Reedlan Knox un nobile pirata affascinante e un po’ sbruffone. Insieme a lui sarà coinvolta in un intrigo internazionale e in una vera e propria indagine del passato.

Gli ingredienti ci sono tutti: una storia d’amore, un viaggio nel tempo, un omicidio, Napoleone Bonaparte e dei fantastici abiti e pizzi alla Jane Austen. Una piccola rimescolata e oplà ecco a voi il più bel libro che Felicia abbia mai scritto. Sfogliando le pagine e sorridendo di fronte alle sue avventure, vi immedesimerete in Rebecca e sognerete una magica storia d’amore. Il pericolo invece è che chiediate alla vostra metà di travestirsi da pirata e di imparare ad esprimersi come un lord inglese dell’età della reggenza. Il finale inoltre soddisfa le aspettative di tutte noi, ve lo posso assicurare.

Non perdete altro tempo mie care lettrici romantiche… la frattura temporale sta aspettando solo voi!

Weyward di Emilia Hart, il libro perfetto per questo magico autunno.

Amici terrestri, come state? Oggi è l’equinozio d’autunno, un giorno magico, che segna un cambiamento e che ci porta, dolcemente, verso la nuova stagione.

Se cercate il libro perfetto da leggere, magari accoccolati in un morbido plaid, sorseggiando una fumante tazza di tisana o cioccolata, ho quello che fa al caso vostro: “Weyward” di Emilia Hart.

Il libro crea un affascinante intreccio delle vite di tre donne, legate da un destino simile, le streghe della famiglia Weyward.

Altha, Violet e Kate, distanti nel tempo ma vicine nello spirito, devono affrontare il mondo degli uomini, superstiziosi e malvagi, individui che usano la violenza per sopraffare e che distruggono tutto ciò che è unico. La magia appare e scompare in questo romanzo in maniera delicata, mescolandosi ai rimedi naturali e alle erbe, agli insetti, ai corvi e ai segreti tramandati di madre in figlia.

Un romanzo al femminile che coinvolge e affascina, stimolando una forte empatia nei confronti delle protagoniste. L’unica piccola, anzi piccolissima, critica che posso muovere riguarda la struttura del romanzo, l’alternanza di capitoli dedicati a ciascuna donna è, secondo me, un po’ rigida e tende, al principio del romanzo, a creare confusione. Lo stile è semplice e scorrevole ma allo stesso tempo carico di poesia.

Insomma, se avete una vocazione da strega, questo libro è proprio adatto a voi! Buona lettura!

Eccomi!

Chi sono io? Mmmmm difficile a dirsi.

Tutti noi potremmo descriverci e ogni volta fornire una versione diversa di noi stessi. Sono Carlotta e probabilmente vengo dalla luna 🌙.

Scherzi a parte, posso dirvi quali sono i miei interessi. Ho conseguito una laurea in lettere presso l’Università degli studi di Genova e lavoro come insegnante.

Adoro leggere ovviamente e mi diverto a scrivere. Ho partecipato ad alcuni concorsi e pubblicato dei racconti 📚.

Amo i gatti. Quelli che vedete nell’immagine principale del blog sono proprio i miei 🐈🐈🐈🐈🐈.

Viaggio molto per il mondo, se mi è possibile… e di continuo con la fantasia. ✈🗽🏰🗻🌍

Mi perdo per i boschi tutte le volte che posso 🌲🌳🍃.

Guardo il mare e mi commuovo 🌊🏖🏝.

Ho deciso di creare questo blog per raccontarvi dei libri, i miei preferiti principalmente e le ultime uscite in libreria. Chiacchiereremo di romanzi, di scrittura e di molto altro!

Se volete contattarmi scrivete a ➡️ postmaster@scrittricedallaluna.com.

Scrivimi📧✉

Se vuoi scrivermi per info e collaborazioni invia una mail a postmaster@scrittricedallaluna.com oppure scrivimi su instagram alla pagina @scrittricedallaluna ☺.

A presto!

L’insostenibile leggerezza dell’essere… l’hai mai provata?

“Un dramma umano si può sempre esprimere con la metafora della pesantezza. Diciamo, ad esempio, che ci è caduto un fardello sulle spalle. Sopportiamo o non sopportiamo questo fardello, sprofondiamo sotto il suo peso, lottiamo con esso, perdiamo o vinciamo. Ma che cos’era successo in realtà a Sabina? Niente. Aveva lasciato un uomo perché voleva lasciarlo. Lui l’aveva forse perseguitata? Aveva cercato di vendicarsi? No. Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di Sabina non era caduto un fardello, ma l’insostenibile leggerezza dell’essere.” (pag.136)

Ho deciso di leggere L’insostenibile leggerezza dell’essere in un momento in cui potevo percepire la mia esistenza come tutt’altro che leggera. Che fare quindi se non ricercare un senso nella scrittura d’altri? E perché non rivolgere la mia attenzione e le mie speranze di sollievo verso un autore come Milan Kundera? Devo essere sincera, lo conoscevo sì, ma poco. Avevo in mente i titoli più noti delle sue opere e avevo scorto nelle librerie qualche suo volume. Ho acquistato il volume nell’edizione Adelphi e ho iniziato la lettura.

Il romanzo intreccia relazioni e sentimenti di uomini e donne che gravitano intorno alla cortina di ferro sovietica. La Primavera di Praga e i suoi effetti sono ampiamente descritti. Nonostante il riferimento storico, quello che più mi ha affascinato è la percezione della vita. Un’indagine estremamente precisa e accurata delle relazioni, dell’individualità, della collettività e dell’essere umano volubile e capriccioso.

Allontaniamo la pesantezza ogni qualvolta questa diventa troppo gravosa e aspiriamo alla leggerezza. Sfiorata la leggerezza, però immediatamente ne siamo annoiati e desideriamo tornare a quello stato di gravità che prima giudicavamo asfissiante.

Ho portato con me questo libro, durante una passeggiata in montagna.

Cosa ne pensate? Provate anche voi queste sensazioni? Conoscete il libro? Vi è mai capitato di rivolgervi alla saggezza di un autore per superare un momento no della costa vita?

Chi non vorrebbe vivere nella casa sul mare celeste?

Ho imparato che i doni della vita possono assumere ogni forma e dimensione e arrivare quando meno ce l’aspettiamo.

La casa sul mare celeste è una vera e propria rivelazione! Avevo già adocchiato la copertina tempo fa, ma, a causa di alcuni impegni, ero stata costretta a rimandare la lettura. Terminata la scuola e gli impegni di lavoro più gravosi, ho pensato di farmi un piccolo regalo. Con un paio di click e un giorno di viaggio, il libro mi è stato consegnato a casa.

Questo fantasy per adulti non delude in nessun momento, la copertina affascina, la scrittura colpisce e la trama coinvolge totalmente il lettore, il quale viene risucchiato nella meravigliosa villa orfanotrofio in cui vivono bambini dalle qualità straordinarie. Tra i ragazzi accuditi in questo luogo misterioso, udite, udite, potrete incontrare anche un giovane anticristo di nome Lucy. Proprio questo bimbetto, dotato del potere delle tenebre, è la principale preoccupazione della Suprema Dirigenza. A questo punto vi chiederete: “Chi è la Suprema Dirigenza?” Si tratta di un gruppo di funzionari in stile regime dittatoriale a capo del DIMAM, che controlla la vita delle creature magiche e i loro rapporti con il resto del mondo, estremamente preoccupata dall’esistenza dell’anticristo e dal suo tutore, il direttore dell’orfanotrofio Arthur Parnassus.

La Suprema Dirigenza sceglie, per indagare su Arthur e valutare l’orfanotrofio, un abile assistente sociale di nome Linus Baker. Linus, nonostante sia molto esperto nel suo lavoro, ritiene di essere totalmente invisibile al mondo, una sorta di tappezzeria agli occhi degli altri. Vive, senza un compagno, un familiare o un amico (umano), insieme alla sua gatta, in una piccola villetta, accanto ad una vicina insopportabile. Non ha mai preso un giorno di ferie, non ha mai visto il mare, lavora con professionalità e resiste alle angherie del suo superiore, una donna orribile che ama dare note di demerito. Il fatto che la Suprema Dirigenza lo abbia scelto, lodandone la schiettezza e l’imparzialità, provoca in lui un grande stupore. Parte con la sua più cara amica Calliope, una gatta un po’ bisbetica, alla volta dell’isola. Arthur, ormai quarantenne, rimane estasiato dalla vista del mare.

Questo viaggio gli cambia la vita e lo aiuta a ritrovare sé stesso oltre che l’amore.

Il libro è super consigliato come lettura estiva e non solo. Potete leggerlo per rilassarvi, per distrarvi, per ridere e anche per riflettere. L’ho trovato adatto sia per lettori adolescenti che per adulti appassionati del genere.

Inoltre, non ho intenzione di perdermi il nuovo libro di T.J.Klune La porta dei sussurri.

Fatemi sapere cosa ne pensate!